Toelettatura del Gatto: Tutti i consigli per un gatto sano e felice
Il fascino e i falsi miti: I gatti sono autopulenti?
Scommetto che anche tu, come me, ti incanti ad ammirare la grazia ipnotica di un gatto intento nella sua meticolosa toelettatura.
Con quella lingua ruvida, ogni leccata è un gesto di regale pulizia.
È facile cadere nella tentazione di pensare: “Che bravo, si sta lavando e non ha bisogno di altro!” Ma la realtà è ben diversa.
Sebbene i gatti si “lecchino”, questo gesto istintivo non è sufficiente per garantire un’igiene profonda e completa. Anzi, prova ad immedesimarti nel tuo gatto, pensa a quello che puoi ingerire insieme al pelo durante queste operazioni,
I gatti, infatti, durante il grooming possono ingerire ben più che semplice polvere e pelo. Parassiti microscopici, sporco invisibile e persino micro-frammenti possono minacciare la loro salute intestinale, senza affrontare poi il grande problema dei boli di pelo eccessivi che possono causare ostruzioni anche gravi.
La domanda che ti pongo è: quanto ne sai davvero della toelettatura del tuo amico felino?
Se credi che basti il loro “grooming” naturale (così si chiama l’atto di leccarsi il pelo), ti invito a riconsiderare questo tuo pensiero.
Il pelo del gatto, per quanto sembri lucente e bello, non è autopulente. La sua salute dipende anche dalla tua consapevolezza.
Oltre il semplice grooming: Perché la toelettatura professionale del Gatto è indispensabile
Abbiamo sfatato il primo mito, il pelo autopulente, ora affrontiamo un altro punto cruciale: i gatti non si “pettinano” da soli!
La loro lingua ruvida, pur rimuovendo qualche pelo morto, è inefficace contro la formazione di nodi, specialmente nei gatti a pelo lungo e anche in quelli a pelo corto. Anzi, in alcuni casi sono proprio loro, con la loro linguetta ruvida, a causare i nodi che poi possono trasformarsi in feltri.
La spazzolatura o pettinatura regolare del gatto è un rituale di benessere che non solo previene i fastidiosi nodi, ma riduce anche la quantità di pelo ingerito (addio boli di pelo e problemi digestivi!).
Un gatto pettinato e pulito significa meno pelo in casa, sui vestiti e, soprattutto, un felino più sereno e in salute.
Stai usando lo strumento giusto per il tuo gatto?
Un guanto di lattice può aiutare a rimuovere il pelo superficiale, ma non sostituisce l’efficacia di un pettine o di una spazzola specifici, strumenti essenziali per mantenere il manto del tuo gatto in condizioni ottimali.
Se non sai quale strumento scegliere puoi prenotare una call gratuita con me oppure potrai prenotare direttamente una consulenza, in modo da essere poi autonomo nella scelta dello strumento più adatto alla tipologia di pelo del tuo micio. Intanto puoi dare un’occhiata ai miei link affiliati dove seleziono solo prodotti testati da me personalmente in negozio.
Il bagno del Gatto: Una necessità, non un tabù
“Lavare un gatto? Impossibile!”
“Ahhh se dovessi lavare la mia non ne uscirei vivo”
“Ma vaaaa, i gatti non si lavano perché gli togli la protezione e poi i gatti odiano l’acqua”
Quante volte hai sentito queste frasi?
È tempo di sfatare tutte queste credenze popolari: sì, i gatti possono e, anzi, DEVONO essere lavati!
Contrariamente a quanto si pensi, un bagno eseguito correttamente non solo non li scioglie o gli fa perdere le coordinate e nemmeno gli toglie il grasso necessario a proteggere la cute, ma è invece essenziale per la loro igiene e salute.
Un bel bagno al gatto che sia fatto da un professionista o da te a casa, eseguito con le giuste tecniche e prodotti, permette una pulizia profonda del pelo. Questo aiuta a mantenere la corretta termoregolazione corporea e riduce drasticamente la formazione di boli di pelo.
Un gatto pulito in profondità è un gatto felice e in salute!
Inoltre durante le fasi di lavaggio ed asciugatura, sarà possibile accorgersi più facilmente della presenza di parassiti o problemi alla cute.
Abituare il Gatto alla manipolazione: La chiave di un benessere duraturo
Ci hanno sempre detto che i gatti non accettano il bagno con entusiasmo.
Falso!
È vero che alcuni gatti non amano, al primo impatto, l’acqua, ma dopo pochi secondi il 99% dei gatti si rilassa sotto al getto caldo.
Piuttosto sarà la fase successiva, quella dell’asciugatura, a cui bisognerà fare più attenzione, ma anche qui, con le dovute precauzioni, le cose andranno per il meglio.
Inoltre abituare il proprio gatto alla manipolazione fin da cucciolo, ai suoni ambientali come phon e aspirapolvere, ma anche in età adulta o avanzata, è fondamentale non solo per la toelttatura ma anche per imprevisti o emergenze.
L’abituazione alla manipolazione infatti non permette solo di gestire il proprio felino in tranquillità durante le fasi di toelettatura ma potrebbe persino salvargli la vita in casi estremi; un gatto che ha familiarità con rumori e ha fiducia nel proprio umano si farà gestire con più facilità.
Fare le cose con calma e con gradualità è sempre la scelta migliore.
Anche un gatto adulto, magari adottato, con calma e pazienza, potrà abituarsi gradualmente alla manipolazione.
Nel caso tu abbia dei dubbi su come gestire il tuo gatto, puoi sempre interpellare un consulente di relazione felina che potrà aiutarti nella gestione quotidiana e nella sua comprensione; io ad esempio, quando ho qualche micetto “titubante” mi appoggio a Paola Melfi, consulente di relazione felina che effettua anche consulenze online.
Un piccolo aiuto dalle neuroscienze: associare stimoli che possono incutere timore, a momenti positivi (es. premi, gioco o coccole) crea nel cervello del tuo gatto un’associazione neurale di comfort.
I “rumori temuti” diventano neutri, o addirittura piacevoli!
Il risultato?
Un gatto che non solo è più gestibile durante la toelettatura, ma è anche più coccolone e meno stressato in tutta la sua vita.
Se il tuo micio però è particolarmente schivo o “selvatico” oppure ha subito dei traumi, la situazione richiede un approccio differente.
Un toelettatore specializzato in gatti saprà adottare tecniche specifiche e graduali, perché i felini sono animali delicati e la loro tranquillità è la priorità assoluta.
Ricorda, il successo non è sempre garantito al primo tentativo; la pazienza e la tecnica faranno la differenza. Può essere che il toelettatore professionista ti chieda di portare il tuo gatto anche 3 o 4 volte a frequenza ravvicinata per non stressarlo ma ottenere il risultato sperato.
Oltre la spazzola: Quando l’esperto tolettatore e il Veterinario fanno la differenza
Ci sono situazioni in cui il fai-da-te o il toelettatore professionista non bastano e la collaborazione è fondamentale.
Nodi estremi nel pelo del gatto, presenza di parassiti o forfora o un’elevata aggressività durante i tentativi di toelettatura sono segnali d’allarme.
In questi casi, la consultazione combinata tra un toelettatore professionista e il tuo medico veterinario è l’unica via.
A volte, un intervento sotto sedazione controllata potrebbe essere necessario per garantire la sicurezza e il benessere del tuo gatto.
Non trascurare mai i nodi: possono celare problemi dermatologici o altre patologie che solo un occhio esperto e una diagnosi veterinaria possono rivelare.
Ricorda, la prevenzione è la migliore cura per la salute del tuo felino.
Frequenza: Quante volte fare la toelettatura al gatto in un anno?:
La risposta è….. dipende!
Da cosa dipende?
Dipende dalla toelettatura, se bagno o solo pettinata.
Dipende dalla tipologia di manto e dallo stile di vita del gatto ma il minimo, minimo, minimo, indispensabile per garantire una salute basica è 4 volte l’anno.
La muta nei felini avviene 2 volte l’anno, in autunno e primavera, quando le ore di luce si modificano vistosamente e anche le temperature cambiano in modo repentino. In questo periodo è obbligatorio effettuare una toelettatura più impegnativa.
Ma se vogliamo mantenere una routine di toelettatura che ci permetta di mantenere bello e in salute il nostro micio, io consiglio sempre di effettuare una toeletta di intermezzo tra una muta e l’altra.
Quindi la risposta è: Minimo ogni 3 mesi
Ricordiamoci però che oramai i nostri gatti vivono quasi costantemente in appartamento insieme a noi e quindi a temperature, e luci, costanti tutto l’anno quindi li costringiamo ad una muta che dura 12 mesi l’anno…
Il mio consiglio personale è di fare una manutenzione casalinga almeno 3 volte alla settimana (anche se a dirla tutta ai miei clienti dico che 5 minuti al giorno tolgono il toeletttaore di torno 😂) e di portarlo in toeletta almeno ogni 2 mesi per far controllare da un esperto unghie, orecchie e zone delicate.
Ci sono poi i gatti a pelo lungo o quelli senza pelo che richiedono invece cure mensili effettuate da un professionista.
La Toelettatura: Un investimento essenziale per la salute del tuo Gatto
In conclusione, la toelettatura del gatto non è un vezzo estetico, ma una necessità impellente per la sua salute e il suo benessere generale.
Ignora chi sostiene il contrario per superficialità o incompetenza ma anzi, incoraggialo ad aggiornarsi e a leggere articoli come questo che spiegano in modo semplice ma scientifico, le ragioni per cui la toelettatura è una necessità primaria.
Persino i gatti senza pelo (Sphynx) richiedono cure specifiche per mantenere la loro cute sana e inodore.
Hai mai riflettuto su come migliorare la routine di bellezza e igiene del tuo gatto?
Ogni gesto di cura, dalla spazzolatura al bagno, dal controllo delle unghie alla pulizia delle orecchie, rafforza il vostro legame e contribuisce a una vita più lunga e felice per il tuo compagno felino.
Hai mai notato che nelle colonie feline o in un gruppo familiare di gatti, le “leccate” di grooming servono anche per instaurare legami gerarchici e creare armonia tra i vari componenti?
Pensa che bello se il tuo gatto da domani iniziasse a trattarti come un suo pari e a farti “coccole speciali” come fa con i sui simili; che bella immagine vero?
Se vuoi scoprire le tecniche segrete per una routine di toelettatura casalinga efficace e senza stress puoi prenotare una call gratuita dove ti elenco le varie possibilità per lavorare con me.
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