Riconoscimento professione Toelettatore

Cane con asciugamano in testa con in torno mani di toelettatori che tengono gli strumenti adatti per la toelettatura

Legenda articolo

Riconoscimento professione Toelettatore: 

L’assenza di Leggi e i rischi che corri.

Intervista al presidente di ACAD Confcommercio

Questo articolo è per te: sia che tu sia un collega che vuole affermarsi e differenziarsi, sia che tu sia un proprietario di cane o gatto, o entrambi, che vuole solo il meglio per il suo compagno a 4 zampe.

Davide D'Adda Borromeo presidente Acad Confcommercio che indica il logo di ACADemy, scuola formativa per toelettatori

Aperture selvagge e rischio zero formazione: Chi paga il prezzo?

Ogni volta che affidi il tuo amico a quattro zampe a un toelettatore, cerchi la sicurezza, cerchi l’esperienza e qualcuno che sappia perfettamente come gestire il tuo amico peloso.

Ma chi garantisce la professionalità di chi sta lavorando con spazzole, pettini, forbici e lame su quel cane o su quel gatto? 

Ma non solo… Chi assicura che la persona che dovrà accudire il tuo cucciolo mentre tu sei via per lavoro, sia veramente in grado di farlo come un bravo dog sitter professionista?

La risposta ad entrambe le domande è inquietante: ad oggi nessuno può darti le garanzie che cerchi. 

Purtroppo nessuno può garantire che la persona al quale affidi il tuo affetto peloso sia effettivamente in grado di gestire il tuo animale in modo professionale. 

Praticamente chiunque in Italia abbia una SCIA, (acronimo di Segnalazione Certificata di Inizio Attività, un’autocertificazione che permette di avviare, modificare o cessare un’attività produttiva che sia commerciale, artigianale o industriale, senza dover attendere l’autorizzazione preliminare dell’amministrazione pubblica) e un permesso rilasciato dall’ATS può praticare la toelettatura su animali domestici; solo alcuni comuni richiedono un corso sul benessere animale di ben 18 ore (18 ore, meglio ripeterlo, ben 2 giorni da 8 ore e uno da 2 ore, oppure 4 mezze giornate da 4 ore e una mezza giornata da 2 ore… pazzesco).

Si, hai letto bene purtroppo.

Per fare chiarezza su questa criticità e sulla battaglia per un settore non ancora totalmente riconosciuto, ho avuto l’onore di ospitare un vero esperto del mondo Pet nel mio Podcast “Benessere a 4 zampe”:  Davide D’Adda Borromeo, Presidente di ACAD Confcommercio e promotore di ACADemy, l’ente formativo che, con oltre 37 anni d’esperienza nella formazione dei professionisti del mondo del Pet, a partire dal 2020, è la prima realtà in Italia a rilasciare una certificazione professionale valida in tutta Europa (QRSP).

Intervista a Davide D'Adda Borromeo durante il Pet Welfare Forum

Oramai dovresti saperlo: la toelettatura non è un hobby, è un lavoro artigianale specializzato, logorante, artistico, che richiede anni di perfezionamento, competenza e, non dimentichiamolo, preparazione imprenditoriale oltre che responsabilità.

Eppure, il Garante della Concorrenza e del Mercato, e gran parte della politica, continua a vederci come “una libera attività economica di vicinato” e che quindi non necessita di formazione specifica ritenendo che è talmente semplice lavare cani e gatti che non c’è bisogno di formazione.

CIT.:“In conclusione, l’Autorità ravvisa, nello schema di legge regionale proposto, elementi restrittivi sotto il profilo concorrenziale, ritenendosi preferibile, da questo punto di vista, il mantenimento dello status quo e, quindi, non una formazione preventiva e obbligatoria, bensì esclusivamente volontaria e facoltativa, tale da costituire eventualmente, agli occhi dell’utenza, un fattore premiale del soggetto formato nel confronto competitivo con gli altri toelettatori (non formati o formati mediante corsi differenti).”

Questo significa che, teoricamente, chiunque può improvvisarsi toelettatore, anche senza conoscere le basi dell’etologia o della gestione animale. Un paradosso inquietante, no?

Il problema non è solo economico, ma etico e legale: la mancanza di obbligo formativo porta alle aperture selvagge. 

Gente che il giorno prima faceva altro, oggi decide di aprire un salone perché “mi piacciono gli animali e li amo tanto”. 

Questa situazione ha un doppio, grave impatto:

  • Per il Proprietario: Sei a rischio di affidare il tuo cane a persone che non sanno gestire un’emergenza, mescolare uno shampoo medicale o riconoscere i segnali di stress e malattie che possono sfociare in una disgrazia. La sicurezza del tuo animale è in mano al caso.
  • Per il Toelettatore professionista: È costretto a competere con chi pratica prezzi bassissimi, senza competenze e con chi non investe in formazione, sicurezza, assicurazioni e, soprattutto, etica.

 Inoltre c’è un altro grande e grave problema per chi svolge questa professione…

Due allieve che lavorano su un barboncino nero

“Invisibili” all’INAIL: Malattie professionali ignorate e tutela assente.

Questo è il punto più dolente per i toelettatori e i professionisti del pet. 

Se il Garante non riconosce la nostra professione di conseguenza non vengono riconosciute nemmeno le malattie professionali (ernie, problemi articolari, RSI, sindrome dei movimenti ripetitivi, tunnel carpali, etc.) causate da anni passati a sollevare animali di grandi dimensioni e pesi oltre che posture scorrette e attrezzature non ergonomiche. 

Queste patologie sono comunissime tra gli operatori, senza contare i rischi quotidiani di morsi debilitanti con invalidità anche permanenti non riconosciute come causate dal lavoro.

Nell’intervista Davide ha ricordato il drammatico caso della nostra socia Carla che ha lottato (e perso, purtroppo, per scomparsa prematura) contro l’INAIL perché, semplicemente, “l’INAIL non sapeva cosa fosse un toelettatore”.

È ora di smetterla con i selfie politici e gli slogan click bait! 

La politica tende a inasprire le leggi sul maltrattamento agli animali, che sicuramente è un gran passo avanti per la civiltà, ma ignora chi, quegli animali li cura. 

Non dimentichiamo inoltre che privare un animale della toelettatura è maltrattamento (quelli che arrivano in salone con i feltri o malattie cutanee nascoste da nodi impossibili lo sanno bene).

Logo della scuola di formazione operatori pet

La soluzione per la sicurezza: Certificazione QRSP (La garanzia Europea per i professionisti)

Se sei un professionista e vuoi difenderti, o un proprietario e vuoi dormire sonni tranquilli, la risposta è una sola: la certificazione.

La prima certificazione ufficiale in Italia valida, per garantire professionalità, è il QRSP di Regione Lombardia, rilasciata da Academy di ACAD Confcommercio, con valore in tutta l’Unione Europea.

Questa certificazione è come se fosse “l’ISO 9000 del benessere animale”. 

Non è un attestato stampato dopo un corso online, ma il risultato di:

  • Esame di ammissione rigoroso: Se non si apprendono le nozioni insegnate si viene bocciati, perché la serietà viene prima di tutto.
  • Formazione serale: Perfetta per chi vuole cambiare vita senza lasciare il lavoro o per chi ha necessità personali diurne.
  • Tirocini veri e documentati: Inizialmente si lavora sui Model Dog per impratichirsi e per prendere confidenza con gli strumenti di taglio senza nuocere a cani in carne, ossa e pelo; dopodiché si lavora in classe su cani da allevamento, non su cani del negozio (no concorrenza sleale) e, in fase già avanzata del percorso, si effettuano stage presso negozi convenzionati e affiliati. Tali stage sono tutelati dalle norme vigenti in materia del lavoro presso terzi da parte del Capac.

Come ha confermato Davide, le grandi catene del settore Pet già assumono solo personale certificato. 

Questa credenziale è il “Bollino Blu” che i professionisti devono esibire e che tu, proprietario attento, devi esigere.

Verso il riconoscimento ufficiale: Le azioni immediate di ACAD (La sfida al Garante)

Basta chiacchiere!

 L’intervista a Davide si è conclusa con due azioni dirette:

  1. La sfida al Garante: “Se vuole dimostrarci che si può lavorare in sicurezza (sia per l’operatore che per l’animale in lavorazione) senza bisogno di formazione, noi professionisti, supportati da ACAD Confcommercio siamo a sua disposizione. Ci rendiamo disponibili ad una sfida: Daremo al Garante un cane (o un gatto), una vasca, attrezzatura e cosmetici per toelettare come un qualunque toelettatore e, senza alcuna spiegazione, dovrà rendere l’animale bello, toelettato, sereno e senza un graffio, al proprietario.”
  2. L’appello ai colleghi: “Siamo un settore che muove milioni, ma siamo divisi da “brutti caratteri”. È il momento di unirci, indipendentemente dall’associazione di appartenenza, per presentare un fronte compatto al Parlamento e portare le nostre ragioni prima che sia troppo tardi.”

Non si può solo stare a guardare, bisogna agire!

Questo breve articolo è solo un riassunto. 

L’intervista completa a Davide D’Adda Borromeo, Presidente Acad Confcommercio, che trovi su tutte le piattaforme audio, contiene tutti i dettagli sul PDL, sui corsi online e sulla strategia da adottare per evitare un decadimento del servizio e degli operatori.

Se vuoi un settore Pet più sicuro, etico e professionale, il tuo contributo parte da qui.

Ascolta subito l’intervista completa nel podcast Benessere a Quattro Zampe per avere tutti gli strumenti per difendere la salute del tuo animale e il futuro del tuo business!

Professionista, hai già la certificazione QRSP? 

Proprietario, hai mai chiesto la certificazione QRSP al tuo toelettatore? 

Condividi questo articolo se pensi che i toelettatori abbiano bisogno di risonanza per la professionalità e per la tutela dei Pet che ne usufruiscono!

Post correlati